La vita è sempre più spesso una “Signora” a cui piace il lusso e l’esibizione.
Per molti stare al passo è una questione di sopravvivenza.
Il divario tra i ricchi ed i poveri in Italia si è ampliato così tanto da portare il paese ad essere quello con il più alto tasso di disuguaglianza sociale.

Un detto indù cita: ”dove c’è una montagna, nelle vicinanze c’è anche una buca”.

Ovvio quindi che se il divario cresce è perché a qualcuno è dato di scavare buche e ammontagnare denari, col risultato che molti non hanno di che mangiare e pochi non sanno come spendere.
Il sistema è ingiusto e credo che dovremmo iniziare a tirare fuori le unghie e far risuonare il nostro disappunto e la nostra non volontà a tollerare oltre anziché aspettare passivamente che le cose prima o poi migliorino!

A nessuno di “quelli che contano” interessa cambiare le cose…la bambagia in cui vivono è un “posto” troppo allettante perché le loro menti possano anche solo minimamente pensare di rinunciarvi.

E’ imprudente ed irragionevole da parte nostra continuare a sperare in una “vera intenzione” da parte di chi ci governa, a risanare il nostro paese. Gli unici che possono davvero fare qualcosa siamo noi, perché siamo noi quelli che subiscono le vere conseguenze di questa arbitraria e folle corsa verso il degrado del paese. Questa frustrante oppressione ci sta mettendo in ginocchio.

Possiamo evitarlo!

Possiamo rafforzare le nostre ginocchia e continuare a camminare dritti e riprenderci la dignità di vivere la nostra vita con l’orgoglio di chi ha scelto di non mollare, di chi non vuole smettere di crederci, di chi ha ben chiaro che vivere non è un lusso, ma un diritto naturale!

Catia Vela